Costumi

Il costume della festa

Il costume della festa riprende gli abiti indossati dalla media borghesia della città di Aosta in un periodo storico compreso tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo.

Il costume maschile è composto da pantaloni grigi di panno, una camicia bianca in tela grezza, un gilet e frac blu con preziosi bottoni dorati e un fiocco di colore olivastro, in linea con lo stile dell’epoca. Particolarità del costume è il cappello di foggia francese detto “melon” in voga nelle aree francofone.

Il costume femminile è invece formato da una gonna lunga ad ampi piegoni di colore rosso, un corpetto rifinito da bordure floreali e una camicia in tela grezza impreziosita da polsini e colletti in pizzo realizzati a mano. Il tutto si completa con una cuffia in velluto nero di origine franco-germanica. Particolarità del costume femminile sono le tre tonalità di rosso con cui si presenta, corrispondenti un tempo allo stato civile della dama. Il rosso più chiaro era indossato dalle signorine, il rosso intermedio dalla signore ed infine il rosso più scuro o bordeaux dalle vedove o dalle signore anziane.

    

Il costume da lavoro

Il gruppo La Clicca durante particolari spettacoli e rappresentazioni sceniche, propone il costume da lavoro, nato da puntuali ricerche etnografiche condotte da Claudio Vigna (membro del gruppo) presso il BREL-Bureau régional ethnologie et linguistique. Notevolmente più modesto di quello indossato durante i giorni di festa, l’abito maschile si caratterizza per camicie in canapa o cotone, gilet e pantaloni in velluto, mentre quello femminile presenta camicie scure, gonne in lana grezza e delicati grembiuli.

Questi abiti, per questioni pratiche e di credo, erano rigorosamente scuri; in effetti,  duranti i periodi di lutto venivano più volte tinti e una volta lisi questi erano riutilizzati come stracci o toppe. Il costume si completa con calzature in legno e cuoio denominate Socque.